Overwatch 2

Riflessioni del direttore: i fantastici tre

Aaron Keller

Salve! Gli anniversari sono speciali: non sono solo una celebrazione del passato, ma anche una promessa per il futuro. Domani celebreremo il terzo anniversario di Overwatch 2, ci sembra incredibile pensare che sia passato così tanto tempo.

È un momento che segna una svolta per Overwatch. Negli ultimi tre anni sono successe tante cose e ogni cambiamento ha portato il nostro gioco sempre più vicino al suo massimo potenziale. La scorsa settimana Dion, Alec e io abbiamo riflettuto su come siamo arrivati fin qui e su dove siamo diretti.


Aaron: Il processo di creazione del gioco originale di Overwatch è stato magico. Ogni cosa è andata incredibilmente liscia. I vari team, come quello artistico, tecnico, di progettazione e audio, si sono trovati subito in sintonia, condividendo un'idea ben chiara di quello che il gioco sarebbe potuto diventare. È stata un'esperienza che non dimenticherò mai e che custodirò per sempre nel mio cuore.

Lavorando a Overwatch 2, però, parte di quella magia sembrava essere svanita. Se conosci un po' la storia della produzione del sequel, ricorderai sicuramente che l'idea di ciò che sarebbe dovuto diventare è cambiata nel corso del tempo. Quel senso di lavorare insieme in perfetta sintonia con il team è venuto meno ed è spettato a noi riallinearci e ridefinire ciò che questo gioco sarebbe dovuto essere.

Dion: Quando abbiamo deciso di realizzare il sequel, la nostra idea non era solo quella di evolvere il mondo di Overwatch, ma anche quella di intensificare il suo coinvolgimento emotivo e rendere ogni mappa, eroe e dettaglio visivo ancora più vivo e significativo.

Aaron: Abbiamo creato una nuova strategia per il gioco, concentrandoci sull'esperienza PvP competitiva. Abbiamo scelto di focalizzarci sulla natura competitiva del gioco, avanzando in questa direzione con l'aiuto di nuovi talenti e membri del team pieni di idee ambiziose, come il nostro assistente direttore di gioco Alec Dawson.

Alec: Il mio percorso nel Team 4 è un po' diverso rispetto alle storie delle origini di questi due titani. Ho iniziato a lavorare a Blizzard con Hearthstone, creando espansioni come Rotta per la Città Sommersa. È stata un'esperienza fantastica, ma col tempo ho iniziato a sentire il bisogno di esplorare qualcosa di diverso. Mi sono unito a un progetto più piccolo che purtroppo non è andato in porto, ritrovandomi così senza una posizione stabile. È stato un momento difficile per me, ma ho iniziato a cercare qualcosa di nuovo. Mi è sempre piaciuto Overwatch e ci gioco sin dal suo lancio. Andavo spesso alle partite della Overwatch League con amici e colleghi (ho perfino un Kigurumi dei Gladiators personalizzato. Scudi alzati! Scusa, Scott).

Quando ho bussato alla porta di Overwatch nell'estate del 2022, sono stato accolto calorosamente e non potevo essere più felice perché non mi ero mai sentito tanto a casa. Abbiamo impiegato un po' di tempo per trovare il nostro ritmo e il nostro equilibrio prima del lancio, che è continuato anche dopo ottobre 2022, dato che sono subentrati nuovi responsabili (me compreso) in posizioni chiave all'interno del team, ma è stato tempo ben speso. Il nostro team ha sviluppato la propria fiducia mentre Overwatch 2 ha trovato la propria identità.

Con il passare del tempo siamo migliorati in vari aspetti e abbiamo avuto la possibilità di fare un passo indietro e riflettere in modo più strutturato su come pianificare un anno di Overwatch. Come potevamo creare delle stagioni più coinvolgenti e sorprendere i giocatori? Avevamo bisogno di un qualcosa in più.

Aaron: E tu avevi già qualcosa in mente!

Alec: Lanciare i Vantaggi dopo la Stagione 9 è stata una delle cose più impegnative a cui abbia mai lavorato nella mia carriera. Sulla carta, aveva senso. Aggiungere più vettori al gioco in modo da avere più opzioni per gli aggiornamenti stagionali? Magnifica idea! Dare ai giocatori la possibilità di modificare leggermente il proprio eroe durante una partita e adattarsi senza doverlo cambiare? Fantastico! Sorprendere i giocatori di Overwatch con un grande cambiamento nel gameplay? Facciamolo.

Detto questo, alcuni schemi di gioco sono talmente radicati da poterli definire quasi "sacri". C'è sempre il timore che stravolgerli o aggiungere elementi superflui possa sminuire ciò che rende queste esperienze di gioco tanto speciali. Per me e per molti altri membri del team, lo schema di gioco di Overwatch era così. Lo veneravamo.

Aaron: Con il tempo, quei rischi hanno iniziato a dare i loro frutti. La community ha iniziato a notare le modifiche e i miglioramenti che stavamo apportando, perciò abbiamo iniziato gradualmente a farne sempre di più e di più audaci. L'introduzione dei Vantaggi nella Stagione 15 e di Stadium nella Stagione 16 ci ha indirizzato verso una strada davvero entusiasmante.

In tanti ci avevano detto che Overwatch "era tornato" e come team lo abbiamo percepito anche noi. Avevamo di nuovo ritrovato una visione condivisa del gioco. Per la prima volta dopo tanto tempo, sembrava di rivivere la stessa magia che si respirava all'interno del team agli inizi!

Dion: Il viaggio di Overwatch 2 è stato impegnativo e trasformativo, sia per il gioco che per me personalmente. Ogni anno ha portato con sé nuovi insegnamenti sulla leadership, sull'ascolto e sull'accogliere il cambiamento. Ho imparato l'importanza di saper bilanciare la coerenza della nostra identità visiva con la necessità di innovare e sorprendere. Accompagnare l'evoluzione di eroi molto amati come Winston e Tracer, e introdurre nel roster volti nuovi come Ramattra, Kiriko, Mauga, Freja e Wuyang ci ha messo alla prova nel rispettare l'eredità di Overwatch, spingendoci allo stesso tempo a esplorare nuovi orizzonti.

Alec: La nostra missione è sempre quella di sorprendere e intrattenere i giocatori, ma non possiamo limitarci a reagire, dobbiamo costruire pensando al lungo termine e continuare a migliorare il gioco. A volte questo significa dover stravolgere lo status quo. Anche quando l'introduzione dei Vantaggi si avvicinava, quella piccola paura di rovinare qualcosa che amavamo non passava mai.

Ma ciò che ho imparato da quell'esperienza è che tenevamo troppo a certe cose. Ora siamo più disposti a correre dei rischi e affrontare sfide più difficili. Il nostro team sta lavorando ad alcune di queste sfide proprio ora. Penso che abbiamo imparato così tanto sul lavorare bene insieme e su ciò che siamo capaci di fare come team, che quelle paure persistenti non ci fanno più timore come un tempo.

Dion: È stato bellissimo vedere come i nostri team artistico, tecnico, di narrativa e di gameplay si siano uniti negli ultimi 3 anni. Sono molto orgoglioso della crescita collettiva del nostro team e della community. Oggi abbiamo alcuni dei migliori eroi e mappe mai realizzati. Mi piace giocare con Ramattra, Juno, Venture... e un particolare eroe inedito. I dettagli intricati di New Junk City e Runasapi sono stimolanti, e il gameplay trasformativo di Stadium e dei Vantaggi è veramente entusiasmante per me. Il nostro team sta attivamente testando nuove idee, perfezionando quelle passate e sperimentando in un modo che ci riporta alla magia che aveva Overwatch in origine.

Pensando al futuro, sono più entusiasta che mai di ciò che ci aspetta. Senza svelare troppo, posso dire che il futuro ha in serbo per noi nuove direzioni ambiziose, sia a livello visivo che tematico. Stiamo esplorando nuovi angoli dell'universo di Overwatch e sperimentando con stili e storie che sapranno sorprendere anche i nostri fan più appassionati. Grazie per condividere con noi questa straordinaria avventura. Sono profondamente grato per la fiducia e la passione che il team porta con sé ogni giorno e per l'ispirazione costante della community, che ci spinge a superare i limiti e ridefinire ciò che è possibile in questo universo. Ci auguriamo di poter passare tanti altri anni a creare, immaginare e giocare insieme!

Aaron: Sono molto fiero di questo team e delle persone che sono diventate. Sono anche orgoglioso di quello che hanno realizzato, ma non è ancora tutto.

Nel nostro ultimo articolo di Riflessioni del direttore, ho parlato della strategia di rilasciare due grandi aggiornamenti ogni anno e della volontà del team di assumersi più rischi nel gioco. Ogni volta che pianificavamo uno di questi aggiornamenti, come quello dei Vantaggi nella Stagione 15, avevamo il timore di star cambiando troppo il gioco. Ognuna di quelle stagioni ci sembrava enorme mentre le stavamo realizzando, ma dopo il loro lancio, guardavo indietro e pensavo che avremmo potuto fare ancora di più. La Stagione 18 è stata la prima in cui, a mio parere, siamo riusciti a centrare pienamente l'obiettivo di ciò che un aggiornamento di metà anno dovrebbe essere. È stato un traguardo importante, ma siamo solo a metà anno e l'inizio del prossimo sarà ancora più entusiasmante. Siamo entusiasti di scoprire cosa riusciremo a realizzare in futuro, grazie ad ambizioni sempre più grandi, una visione comune di quello che Overwatch è e ha il potenziale di essere, e la voglia di lasciare un segno indelebile con le nostre prossime uscite. Non vediamo l'ora che lo scopra anche tutta la community.

Vogliamo davvero ringraziarti di cuore per aver fatto parte di questo viaggio assieme a noi negli ultimi tre anni e speriamo che vorrai restare con noi anche per i prossimi tre! Saranno davvero pazzeschi. Perciò, allaccia le cinture... e creiamo un gioco fantastico!